Abbigliamento da lavoro forestale, i requisiti che è tenuto a rispettare
L’abbigliamento da lavoro per l’ambito boschivo e forestale deve proteggere l’operatore da una vasta gamma di rischi, tra cui tagli (provocati da schegge o macchinari), perforazioni, abrasioni, esposizione a sostanze chimiche e incendi. È evidente, dunque, che gli indumenti da utilizzare in questo settore devono essere resistenti, durevoli e confortevoli da indossare.
Spesso si tende a pensare al lavoratore boschivo con la classica camicia rossa a quadri, abbinata ad un vecchio paio di jeans. In realtà non c’è nulla di più sbagliato, poiché questa categoria è esposta a notevoli pericoli, vista la presenza di macchinari e strumenti, che incrementano la possibilità d’infortunio.
Quali sono, allora, i requisiti che i capi da lavoro per questo settore sono tenuti a rispettare? Tanto per cominciare, devono essere resistenti allo strappo e all’usura, ma anche all’azione di agenti chimici che si trovano in carburanti e benzine. Non solo, quando è previsto l’utilizzo di motoseghe o macchinari simili, è necessario utilizzare appositi indumenti certificati antitaglio, come giacche forestali, pantaloni, tute intere e salopette da boscaiolo.
Sono infatti concepiti per resistere al taglio della motosega grazie al principio dell’ostruzione. Contengono speciali fibre di origine sintetica che in caso di contatto con la catena ne bloccano immediatamente il movimento.
Un accenno sulle principali normative di riferimento per l’abbigliamento da lavoro boschivo e forestale
L’abbigliamento da lavoro dedicato al settore boschivo e forestale deve rispettare specifiche normative. In particolare:
- UNI – EN 381. Stabilisce i requisiti per l’abbigliamento protettivo contro i rischi derivanti dall’utilizzo di motoseghe a mano. Prescrive le classi di resistenza a seconda della catena della motosega con cui sono stati effettuati i test.
- UNI – EN 381 – 5: 1996. Definisce, nello specifico, tre diverse tipologie di protezione per le gambe. Il tipo A e il tipo B sono concepiti per gli operatori esperti, in cui la protezione è posta solo nella parte frontale dei pantaloni. Quanto ai DPI di tipo C, sono destinati a operatori che non lavorano abitualmente con motoseghe o eccezionalmente. La protezione infatti in questi casi è a 360° sia nella parte anteriore che posteriore.
- UNI – EN 381-11:2004. Stabilisce, invece, i requisiti per giacche, gilet e per tutti i dispositivi di protezione per torso e torace. Anche in questo caso sono da distinguere diverse classi di rischio.
Dagli stivali antinfortunistici forestali ai guanti antitaglio motosega: i principali DPI da utilizzare
Oltre all’abbigliamento tecnico specifico, nel settore boschivo e forestale è importante utilizzare anche dispositivi di protezione individuale adeguati. Tra i principali, troviamo guanti antitaglio, calzature e stivali antinfortunistici, elmetti protettivi, cuffie antirumore e occhiali protettivi.
I guanti antitaglio forestali sono indispensabili per proteggere le mani durante l’utilizzo di attrezzature come motoseghe o durante la manipolazione di legna. Le calzature e gli stivali antinfortunistici devono essere dotati di un puntale rinforzato e di una suola antiscivolo per garantire una maggiore stabilità sul terreno. Inoltre devono avere uno strato antitaglio nella parte anteriore dello scarpone, che potrebbe entrare accidentalmente in contatto con la catena della motosega.
Gli elmetti protettivi con la visiera metallica sono necessari per riparare la testa e il viso da eventuali cadute di rami o oggetti, e dalla proiezione di schegge e materiale di scarto in accelerazione. Le cuffie antirumore sono utili per ridurre l’esposizione a rumori elevati derivanti dall’utilizzo di attrezzature come motoseghe o decespugliatori. Infine, gli occhiali protettivi sono necessari per evitare che eventuali schegge o detriti entrino negli occhi.