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Cosa sono i DPI ATEX? Ecco tutte le informazioni più importanti da conoscere

Il termine ATEX viene utilizzato per fare riferimento alle direttive sulla protezione dalle esplosioni nell’Unione Europea.

Deriva dall’espressione francese “ATmosphères EXplosibles” e si rivolge, in particolare, ai costruttori di attrezzature e DPI destinati all’impiego in zone con atmosfere potenzialmente esplosive.

Ma quali sono le caratteristiche che identificano tali prodotti? Di seguito tutte le informazioni.

Quando vengono utilizzati i dispositivi ATEX

I DPI ATEX sono indispensabili in tutti quei settori dove vengono trattate sostanze infiammabili, che hanno un potenziale esplosivo: dall’industria petrolchimica a quella metallurgica.

Si tratta di apparecchiature, componenti e sistemi di protezione elencati dalle direttive ATEX 99/92/CE e ATEX 2017/34/UE.

Prima di effettuare una classificazione, però, occorre comprendere che cos’è un’esplosione.

Cosa sono i DPI ATEX? Ecco tutte le informazioni più importanti da conoscere

Può avvenire, innanzitutto, in presenza di tre elementi:

  • Innesco/fonte di combustione: scintilla, fiamma o punto di infiammabilità;
  • Comburente: ossigeno;
  • Combustibile: gas e vapori come solventi, alcol, vernici e prodotti chimici o polveri, quali magnesio, legno, zolfo o alluminio.

La classificazione dei luoghi a rischio: i parametri da esaminare

Il datore di lavoro ha l’obbligo di classificare i luoghi di rischio (in cui sono presenti gas o polveri) e selezionare le apparecchiature da utilizzare in quel determinato ambiente. Secondo la normativa in vigore, le zone ATEX a rischio di esplosione vengono così classificate:

1. Atmosfera esplosiva causata dalla presenza di vapori, miscela di gas o nebbie infiammabili:

  • Zona 0: l’atmosfera esplosiva è permanente o presente per lunghi periodi;
  • Zona 1: il rischio è frequente, la formazione di un’atmosfera esplosiva è probabile anche durante le normali attività;
  • Zona 2: rischio occasionale o comunque di breve durata.

I criteri per definire tali zone riguardano la quantità e la posizione delle sorgenti responsabili dell’esalazione di gas, il loro grado di emissione, nonché la disponibilità di ventilazione presente nell’ambiente.

2. Atmosfera esplosiva causata da polveri combustibili:

  • Zona 20: presente per lunghi periodi o frequentemente, sottoforma di polvere combustibile nell’aria o di nube;
  • Zona 21: la formazione di un’atmosfera esplosiva sottoforma di polvere combustibile nell’aria o di nube può avvenire anche nel corso delle normali attività;
  • Zona 22: rischio occasionale o comunque di breve durata.

Una volta effettuata la valutazione dei rischi, il datore di lavoro deve adottare misure di prevenzione ad hoc sulla base dei dati emersi. Inoltre, ha il compito di presentare un documento di protezione (da aggiornare continuamente), in cui saranno riportate tutte le informazioni necessarie.

La classificazione dei dispositivi, ecco quale selezionare

A questo punto, possiamo effettuare anche una classificazione dei DPI ATEX, i quali dovranno riportare l’apposita marcatura che ne identifica la conformità.

La suddivisione è la seguente:

Il Gruppo I comprende i prodotti che si utilizzano nelle miniere o nel sotterraneo. A sua volta si divide in:

  • Categoria M1: apparecchi con livello di protezione molto elevato;
  • Categoria M2: apparecchi con livello di protezione molto elevato che devono poter essere messi fuori tensione.

Il Gruppo II, che include le apparecchiature destinate all’utilizzo in superficie, si suddivide in:

  • Categoria 1: apparecchi con livello di protezione molto elevato destinati agli ambienti con un’atmosfera esplosiva costante;
  • Categoria 2: apparecchi con livello di protezione molto elevato destinati agli ambienti con un’atmosfera esplosiva probabile;
  • Categoria 3: apparecchi con livello di protezione normale destinati agli ambienti con un’atmosfera esplosiva occasionale.

Dove trovare i prodotti ATEX più affidabili

Chi è alla ricerca di prodotti ATEX certificati può approfittare dell’ampio catalogo di Work Secure, realtà italiana che da oltre dieci anni si occupa con competenza di tutto ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro.

Ma quali sono gli articoli più utilizzati?

Sicuramente le imbracature. Il modello SEKURALT AS1 di Irudek è stato concepito proprio per essere impiegato anche negli ambienti con atmosfera infiammabile e potenzialmente esplosiva.

Realizzato in poliestere antistatico e dotato di un punto di ancoraggio in alluminio, presenta le certificazioni EN 361, EN 1149-1 ed EN 1149-5.

Irudek SEKURALT AS1 imbracatura anticaduta antistatica Atex2

Indispensabili in un ambiente ATEX, poi, sono i dispositivi Gas Alert.

Si può scegliere tra rilevatori monogas, come il modello CO SGT del brand Senko, oppure è possibile optare per un rilevatore multigas, in grado di misurare in modo simultaneo la presenza nell’atmosfera di diverse sostanze nocive.

Spazio, infine, anche a calzature antinfortunistiche elettricamente dissipative, tute di protezione per ambienti ad alto rischio di contaminazione, elmetti da lavoro, lampade frontali compatte e dispositivi anticaduta per operare negli spazi confinati.

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