Ispezione e revisione delle imbracature e dei DPI anticaduta con microchip e sistema NFC; ecco come funziona
La gestione dei DPI anticaduta, talvolta, può essere complicata. Capita, infatti, che alcune aziende non tengano un registro aggiornato, non li controllino regolarmente o che, addirittura, non considerino la loro data di scadenza.
Fortunatamente, grazie ai progressi della tecnologia, tale situazione può essere migliorata in modo esponenziale.
Come? Registrando gli strumenti con microchip e tag NFC. Ma come funzionano? Ecco le informazioni da conoscere.
Snellire le procedure: quando la gestione dei DPI diventa digitale
Chi si occupa di ispezionare DPI, sa quanto tale mansione possa essere lunga e ripetitiva. Occorre verificare lo stato di salute dello strumento, centimetro per centimetro, registrare numero di serie, modello, lotto e marca, aggiornare il registro di ispezione e firmare i report del caso.
Oggi, però, è possibile snellire enormemente questa procedura, grazie alla tecnologia. Infatti, sono stati prodotti degli speciali microchip e tag NFC, che possono essere applicati anche ai dispositivi di protezione individuale.
In pratica, trasmettono un codice univoco che, collegato ad una piattaforma in cloud, riconosce il dispositivo appena ispezionato. In dettaglio, è possibile avere a portata di click moltissime informazioni:
- Modello, marca e produttore del DPI;
- Manuale d’utilizzo e certificato di idoneità;
- Elenco dei controlli da effettuare, sia prima che dopo l’utilizzo;
- Elenco delle ispezioni obbligatorie da far effettuare a terzi;
- Istruzioni di stoccaggio;
- Eventuali fotografie e video.
Inoltre, è possibile scoprire anche il nominativo dell’utilizzatore o del proprietario del dispositivo, la data di messa in servizio, dell’ultima revisione, della prossima ispezione pianificata ed eventuali note che possono riguardare controlli e/o riparazioni.
Cos’è un tag NFC e quali sono le sue funzioni principali
Un tag NFC, chiamato comunemente anche etichetta elettronica, è una piccolissima antenna radio. Se abbinata ad un dispositivo (uno soltanto) è in grado di trasmettere dati, tramite un codice alfanumerico.
Queste micro-antenne sono inserite in etichette plastiche o tessili e sono piuttosto delicate.
Possono essere applicate su un DPI direttamente dal produttore, oppure, è lo stesso utilizzatore a scegliere dove posizionarle. È importante, però, conoscere i punti di minore stress dello strumento in questione, così che i tag NFC non si rovinino.
Offrono numerosi vantaggi in termini di produttività.
La tecnologia NFC, infatti, è accessibile a chiunque, tramite un semplice smartphone.
Ha infiniti campi d’applicazione, è compatibile con moltissimi software e permette una perfetta tracciabilità del dispositivo a cui è abbinata.
I tag NFC integrati, inoltre, consentono di gestire l’assegnazione dei dispositivi, velocizzare le operazioni di magazzino, nonché ridurre i tempi per ispezioni e revisioni.
Work Secure, prodotti e servizi di revisione dei DPI con microchip NFC
Work Secure è al fianco delle aziende per snellire la procedura di revisione dei dispositivi di protezione individuale. Sì, perché offre un servizio ad hoc. Il merito è del software ExteryoSafety 4.0, che permette di amministrare e tracciare ogni articolo dotato di microchip.
In questo modo, è possibile effettuare analisi e ispezioni in tempo reale, facendo convergere i dati raccolti in un’unica piattaforma.
Insomma, l’adozione della tecnologia NFC offre innumerevoli vantaggi: dalla minor produzione di documenti cartacei alla limitazione degli errori, passando per l’ottimizzazione dei costi di manutenzione.
Senza dimenticare, infine, che tale soluzione è applicabile a tutti i dispositivi in vendita su Work Secure, dai moschettoni di sicurezza alle imbracature, come il modello EXPERT PRO 100 di Irudek.
Perfetto per tutto il comparto dell’edilizia, delle manutenzioni aeree e della carpenteria, include già il nuovo chip NFC Irucheck, per effettuare ispezioni e revisioni in formato digitale.